Come ben sappiamo, oggi come oggi, la tecnologia è diventata un elemento intrinseco e fondamentale nella vita quotidiana di tutti noi; il rapido sviluppo dei devices tecnologici ha sicuramente rappresentato una svolta, contribuendo a un progresso inarrestabile che ha permesso un’evoluzione in molteplici campi.

Tuttavia, dietro a questa facciata di cambiamenti apparentemente vantaggiosi, si celano anche aspetti estremamente problematici, primo fra tutti l’iper-connessione. Questa esigenza di rimanere sempre connessi ha portato, soprattutto nelle nuove generazioni, allo sviluppo di cyber-dipendenze, la cui gravità può considerarsi alla pari delle tossicodipendenze o della ludopatia, in quanto i meccanismi cerebrali sottostanti che si attivano sono gli stessi.

La contingenza attuale, ovvero la condizione di isolamento sociale causata dalla pandemia, ha ulteriormente intensificato questo fenomeno fino a normalizzarlo, rendendo necessario ed inevitabile l’utilizzo dei dispositivi digitali da un punto di vista sociale, scolastico e lavorativo.

Alla luce di queste problematiche, “Ethica” si è particolarmente interessata a questo tema e, nel tempo, è stata protagonista di diversi eventi che hanno affrontato questo argomento.

Il nostro approccio non rifiuta la tecnologia, che anzi è uno strumento utilissimo nella vita quotidiana, ma vuole dare alle persone la giusta prospettiva su di essa: non deve essere il fine delle nostre azioni, ma solo uno strumento grazie al quale poter vivere meglio.

Dedicare troppe ore al giorno all’utilizzo della tecnologia è controproducente per il nostro fisico e per la nostra mente: per fare un esempio, diversi studi hanno dimostrato come un utilizzo di dispositivi digitali maggiore di 2 ore e 30 al giorno conduca ad un irrigidimento dei muscoli oculo-motori, compromettendo in maniera definitiva la visione periferica, portando quindi a serie ripercussioni in svariati contesti, in particolar modo nelle prestazioni sportive.

L’intenzione di “Ethica” è dunque quella di promuovere uno stile di vita sano, incentivando l’attività motoria come “farmaco” per la prevenzione dell’iper-connessione; “Ethica” vede infatti nello sport e nella promozione di una “cultura del movimento”, partendo in primis dall’educazione e dalla formazione del bambino, uno dei maggiori disincentivi all’abuso di dispositivi tecnologici e uno degli strumenti fondamentali per lo sviluppo di un’identità sana e autentica.

Team Ethica