All’indomani della nascita del centro “Ethica” ed in relazione al desiderio dei colleghi che animano questo progetto, sentiamo l’esigenza di condividere il senso profondo che dà corpo al nostro lavoro.
Mi piace sempre partire dall’inizio, dall’origine, dal “nome proprio” perchè è ciò che caratterizza l’unicità, l’individualità, l’irrepetibilità, l’insostituibilità di ogni essere che porta quel particolare nome. Sì, perchè “Ethica” la viviamo come una creatura e, come tutte le creature è unica.
“Ethica” è considerata l’opera principale del filosofo olandese Spinoza e si articola in cinque parti (che in questa sede è impossibile approfondire), tra cui un paio hanno solleticato la mia attenzione: il lungimirante filosofo descrive il parallelismo mente/corpo come possibilità per accedere a “conoscenze adeguate, vere” e parla del tema degli “affetti” considerati come dipendenti da un fondamentale impulso all’autoconservazione, all’istinto vitale.
Qual è il nesso con il nostro progetto?
Il visionario Spinoza, negli anni attorno al 1650, aveva intuito, da qualche parte, che esiste un’identità funzionale mente/corpo, il cui processo ci porta dritti alla scoperta di una profonda connessione (oggi ampiamente sostenuta dalle ricerche in fisiologia, psicofisiologia, biologia, neurologia, biofisica organica, fisica quantistica) esistente tra i processi psicologici, affettivi, emozionali da un lato e gli atteggiamenti corporei, le contrazioni, muscolari, il funzionamento neurovegetativo e i tratti caratteriali dall’altro.
Tradotto: “Non si può dividere la vita in due, muovendo gli arti con lo sport e la mente con la lettura!!”
La mission a cui siamo chiamati come clinici, educatori, insegnanti, genitori, allenatori, ecc. è di considerare l’individuo nella sua unicità e complessità. Le sue sfaccettature parlano, attraverso modalità differenti, dello stesso tema, quello della vita che vuole vivere, dell’istinto vitale che abita in ognuno e che tende naturalmente all’autoconservazione. Siamo chiamati a mettere l’individuo nella condizione di dare voce a questa bio-energia, sostenerla e orientarla al benessere.
“Ethica” offre questa possibilità, declinandosi nelle dimensioni psicologica, formativa, sportiva, sociale e interpretando la vocazione alla cura non solo clinica ma anche politica nel senso più nobile del termine, al servizio della polis.
Dott.ssa Margherita Iacucci



