A cura della dott.ssa Federica Porciello

Troppo spesso, in vista di una performance sportiva, ci si cura solo della preparazione atletico-tecnica, delle strategie da mettere in campo durante una competizione, trascurando l’aspetto mentale che invece risulta fondamentale ai fini di una prestazione positiva. In altri termini è la predisposizione mentale che determina ciò che comunemente viene definita come mentalità vincente.

Ciò che reputiamo necessario in un atleta è la capacità di affrontare ogni situazione competitiva in modo proattivo per conseguire il risultato prestazionale immaginato, essendo consapevole e confidente delle proprie capacità possedute e costruite nel tempo.  La prestazione individuale è l’unica cosa sotto il completo controllo degli atleti, mentre sarebbe impossibile pensare di controllare i condizionamenti esterni che vanno invece solo compresi e metabolizzati.
Ogni volta che un atleta attribuisce a fattori esterni la causa di ciò che va male o che non funziona nella propria prestazione, egli ottiene come unico risultato quello di scaricare verso l’esterno le proprie responsabilità. Ad una prestazione sportiva ideale concorrono numerosi fattori, possano essi essere le caratteristiche fisiche e tecniche degli atleti, e la capacità di gestire l’insieme dei processi emotivi che emergono.

E’ sorprendente rendersi conto di come l’allenamento del gesto tecnico sia strettamente legato alla sfera emotiva dell’individuo. Il gesto infatti viene catalogato in memoria attraverso l’utilizzo dell’emozione che suscita durante il percorso di apprendimento.  Un gesto, per poterlo svolgere in futuro, deve essere appreso sia attraverso il vissuto psichico sia attraverso quello corporeo, durante il processo di apprendimento è utile quindi chiarire ciò che è accaduto al livello fisico mentre si svolge un determinato gesto e quello che l’esecuzione del gesto ha suscitato in chi lo metteva in pratica.

In questo processo, cosi come durante le competizioni, le emozioni rappresentano un elemento fondamentale dello sport e un fattore critico potenzialmente in grado di accrescere o ostacolare la prestazione individuale e di gruppo.
Viene vista come abilità dell’atleta quella di stabilire o ripristinare condizioni emozionali ottimali prima e durante la competizione e come uno dei fattori più importanti per il successo. La creazione di un clima positivo, la possibilità di stabilire adeguate relazioni dipende anche dall’adeguata gestione della dimensione emozionale della persona, che insieme a quella più prettamente cognitiva, regola, orienta e controlla il comportamento di ogni individuo.  

Dal libro “Special Training Method”.