A cura del Dott. Forcellini William

Ethica|Center : un centro all’avanguardia nella preparazione mentale del tennista.

Iniziando a collaborare con Ethica|Center ho avuto l’occasione di vedere l’approccio ed il metodo di lavoro svolto dal team di professionisti operanti al suo interno in tutte le discipline sportive ed in particolare con i tennisti.

Tramite il metodo STM (SPECIAL TRAINING METHOD) Ethica opera quindi anche nella preparazione mentale riferibile allo sport del tennis.

Il punto cardine, innanzitutto, è il LAVORO SISTEMICO, cioè quello che coinvolge tutte le varie figure che si occupano del tennista a 360 gradi.

Lo psicologo mette in atto un lavoro mentale, in collaborazione con il preparatore fisico, il fisioterapista, il medico e soprattutto col “tecnico”.

Un lavoro svolto a più mani, dove le informazioni che arrivano dallo psicologo possono essere veicolate in modo funzionale anche al tecnico.

Lo SPECIAL TRAINING METHOD è una modalità operativa che ha avuto la sua “consacrazione” con la pubblicazione del libro “S.T.M.” una produzione premiata come  MIGLIOR LIBRO TECNICO DEL 2019 dal C.O.N.I.

In tale ambito sono trattate molto approfonditamente le aree di sviluppo e di lavoro che consentono di arrivare ad un miglioramento.

Tali aspetti sono i punti cardine dell’ STM e leggendo il testo si percepisce molto bene il credo dell’autore e le basi teoriche e pratiche su cui fonda queste dinamiche operative, come aspetti centrali per un sicuro miglioramento delle prestazioni nonché per una crescita personale e professionale.

Sono ben descritte e spiegate le sfere di azione per arrivare ad un processo di sviluppo e miglioramento, dove si evince il legame indissolubile fra aspetto mentale e fisico.

 

1) PERCEZIONE E SENSAZIONI

Migliorando la capacità di “sentirsi” ed essere consapevoli del proprio corpo, si coinvolgono tutti gli aspetti legati alla PROPRIOCEZIONE, quindi alla capacità di avere il più possibile dei feedback chiari su come il corpo si sta muovendo.

Feedback neuromuscolari, perciò legati al movimento, per questo è importante che il tennista conosca e sviluppi le azioni che avvengono dal “sistema viscerale” come intestino, stomaco, apparato genitale, il tutto unito al respiro e all’apparato cardiocircolatorio.

Sono feedback legati ai “vissuti emotivi” e all’aspetto di come le emozioni vanno ad influenzare il lavoro neuromuscolare.

Quest’area può essere migliorata mettendo attenzione particolare alla cultura e conoscenza teorica di cosa sono le emozioni, quali sono e di come agiscono.

Sull’aspetto legato all’ esperienza del sentire”, in una parte più pratica possiamo stimolare il tennista a giocare a piedi scalzi, a darci il più spesso possibile informazioni di ritorno su quello che sente nel momento in cui colpisce la palla.

Uno degli strumenti migliori che possiamo utilizzare è quello delle “VISUALIZZAZIONI POLISENSORIALI”,attraverso le quali il tennista viene invitato ad immaginare il gesto, a provarlo subito dopo per poi rimandare dei feedback su come lo ha vissuto, su come ha percepito il colpo e sull’interazione che può avere con caratteristiche strategiche.

 

2) LA CONCENTRAZIONE

Il tennista pratica uno sport complesso, in quanto non sono chiare la durata del match, degli scambi e delle pause.

Quindi egli deve sviluppare una capacità di gestire l’attenzione molto “elastica e duttile” proprio perché la situazione sportiva lo richiede.

Si sperimentano esercitazioni applicative e pratiche direzionate a migliorare la capacità di gestione dell’attenzione, le quali si possono svolgere nel campo di gioco o anche fuori.

Si lavora sullo spostamento dei focus e sulla capacità di gestire nel tempo l’attenzione su determinati aspetti, cercando di creare dei momenti di ATTIVAZIONE e DISATTIVAZIONE proprio per permettere al sistema nervoso centrale di mantenersi reattivo ed abile nel tempo.

 

3) AGGRESSIVITA’

E’ intesa sotto il profilo strategico tattico ed anche come atteggiamenti e modalità con le quali affrontare le situazioni nel momento in cui mi trovo in difficoltà, soprattutto in quelle più complesse.

Tale area si migliora con delle esercitazioni applicativo-pratiche, che possono essere fatte sul campo da tennis, come anche in palestra o in uno spazio aperto, dove con l’aiuto di uno “sparring-partner”, mi esercito ad esprimere e produrre, azioni di lotta, di combattimento, piuttosto che di “autoaffermazione” o di ricerca della sicurezza nelle proprie armi.

 

4) INTELLIGENZA AGONISTICA

E’ la capacità di essere combattivo in un determinato momento, di essere fondamentale in situazioni particolari, di sentirsi comunque efficaci anche nel momento in cui le cose non vanno bene ed anche di saper condurre nel momento in cui le cose vanno molto bene.

Questa area ha possibilità di allenamento e sviluppo attraverso una serie di esercitazioni applicativo-pratiche che servono ad allenare il “KILLER-INSTINCT”, con giochi ed esercizi individuali o insieme a degli sparring, allo scopo di sviluppare l’intelligenza agonistica.

 

5) COMUNICAZIONE

Il tennista è un atleta che comunica continuamente con sé stesso, attraverso il “SELF-TALK”,

perciò è necessario acquisire l’abilità di gestire la comunicazione interna e con l’avversario, a volte mostrando i propri lati deboli piuttosto che quelli forti.

Di base l’atleta comunica col mondo e quando il livello sale deve essere in grado di gestire anche la relazione con l’arbitro, con il pubblico, con gli sponsor e con tutto ciò che riguarda il proprio mondo.

Anche per questi aspetti vi sono esercitazioni pratico-applicative legate ad un’azione di “roll-playing” in cui vado a svolgere delle azioni in modalità simulata che possono aiutarmi a comprendere meglio il mio modo di comunicare.